Terza parte isole sottovento

6)Manuae

Manuae presenta la conformazione caratteristica degli atolli, essendo costituita da un anello di motu (piccoli isolotti di sabbia) di non più di 6-7 metri di larghezza, separati da strettissimi bracci di mare, profondi pochi metri (o, in qualche caso, poche decine di centimetri).
Pressoché l’intero anello è ricoperto da una lussureggiante vegetazione di palme da cocco.
La laguna è stata dichiarata riserva naturale nel 1992 ed è popolata, tra le altre specie, da tartarughe verdi (che a partire dal novembre di ogni anno giungono sulle spiagge di Manuae per deporre le proprie uova) e da una moltitudine di ostriche (stimate in 3-4 milioni).
7)Maupihaa

Maupihaa presenta la classica conformazione degli atolli, essendo costituita da un anello di barriera corallina, da cui affiorano, ad est e in minima parte a ovest, sottoli motu (lingue di terra) di pochi metri di larghezza, ricoperti da una lussureggiante vegetazione di palme da cocco.
Come la vicina Manuae, Maupihaa fu visitata per la prima volta da un europeo nel 1767, quando vi attraccò l’esploratore inglese Samuel Wallis. La presenza umana sull’isola è comunque molto antica, essendovi presenti marae polinesiani.
Attualmente la popolazione è molto ridotta, circa 15 persone, tutte dedite alla raccolta delle perle, data l’abbondanza di ostriche nella laguna, e di copra. Inesistente è invece il turismo, a causa della totale mancanza di strutture turistiche a Maupihaa. Problematica per i locali è la mancanza anche di strutture medico-sanitarie: in caso di urgenza, l’unico rimedio è il trasporto mediante idrovolante all’ospedale di Tahiti, dopo circa 2 ore di trasvolata.
8)Motu One

Motu One sorge assai lontano dalle altre Isole Sottovento: la più vicina, Manuae, è a oltre 70 km a sud, mentre Tahiti si trova a circa 550 km a nord-ovest.
L’atollo presenta la classica forma ad anello, con una barriera corallina che circonda una laguna interna e che emerge a ovest, a nord e a est sotto forma di sottili motu di sabbia. In effetti il nome “Motu One” (con quest’ultima parola che non va letta come il numero “uno” in inglese) in lingua tahitiana significa “isola di sabbia”.
Motu One è anche chiamata Bellingshausen, in quanto lo scopritore europeo dell’atollo, il tedesco (ma al servizio della Russia) Otto von Kotzebue, la ribattezzò così in onore dell’esploratore russo Fabian Gottlieb von Bellingshausen.
Motu One è ricoperta da una lussureggiante vegetazione di palme da cocco e, grazie alla mancanza di insediamenti umani, si è perfettamente conservata quale habitat naturale per numerose specie di uccelli marini, specie ittiche e, in particolar modo, tartarughe verdi.
9)Tupai
Tupai amministrativamente è ricompreso nel comune associato di Faanui-Tupai (facente parte del comune di Bora Bora), con capoluogo Faanui, sulla vicina isola di Bora Bora, a propria volta appartenente al dipartimento d’Oltremare delle Isole Sottovento, nella Collettività d’Oltremare della Polinesia francese.
Dotata di una piccola pista di atterraggio per gli aerei, Tupai non ha alcun abitante stabile. Vi risiedono per diversi mesi all’anno, comunque, alcuni coltivatori di palme da cocco, provenienti soprattutto dalle altre isole della Società.

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